Tipi di motori a riluttanza e funzioni

Motore sincrono a riluttanza e motore a riluttanza commutata

motori a riluttanza
motori a riluttanza

In un motore a rilut­tan­za, il rotore del motore elet­tri­co è cos­ti­tu­ito solo da lamiere elet­triche. Il rotore non ha quin­di né mag­neti per­ma­nen­ti né avvol­gi­men­ti o una gab­bia di cor­to­cir­cuito. Per­tan­to, il motore a rilut­tan­za è molto eco­nom­i­co da pro­durre. A causa del­la man­can­za di ecc­i­tazione nel rotore, la den­sità di poten­za è infe­ri­ore a quel­la dei motori sin­croni a mag­neti per­ma­nen­ti. D’al­tra parte, i motori a rilut­tan­za non han­no cop­pia di cog­ging e sono più sicuri in caso di cor­to­cir­cuito. Poiché il rotore non ha né avvol­gi­men­ti né mag­neti per­ma­nen­ti, il motore a rilut­tan­za può essere raf­fredda­to bene ed è molto resistente alle alte tem­per­a­ture. Il tra­fer­ro ha una grande influen­za sul­l’­ef­fi­cien­za dei motori a rilut­tan­za e non dovrebbe essere supe­ri­ore a 0,8 mm.

Tipi di motori a riluttanza

Esistono due tipi di motori a rilut­tan­za: i motori a rilut­tan­za com­mu­tati (SRM) e i motori a rilut­tan­za sin­croni (Syn­RM). I motori a rilut­tan­za com­mu­tati han­no avvol­gi­men­ti con­cen­trati, men­tre i motori sin­croni a rilut­tan­za han­no avvol­gi­men­ti dis­tribuiti. Rispet­to al motore a rilut­tan­za com­mu­ta­to, il motore a rilut­tan­za sin­crono ha un’on­du­lazione di cop­pia minore ed è quin­di più silen­zioso nel fun­zion­a­men­to. Inoltre, i motori a rilut­tan­za sin­crona han­no un’­ef­fi­cien­za mag­giore rispet­to ai motori a rilut­tan­za com­mu­ta­ta. Questo per­ché il motore a rilut­tan­za com­mu­ta­ta richiede cor­ren­ti di fase più ele­vate e la den­sità di flus­so mag­neti­co è infe­ri­ore rispet­to ai motori a rilut­tan­za sincroni.

Video sui Motori a Riluttanza

Ripro­duci video su Video sui motori a riluttanza

Motore Sincrono a Riluttanza

motore sincrono a riluttanza
motore sin­crono a riluttanza

La strut­tura del­lo sta­tore dei motori sin­croni a rilut­tan­za è qua­si iden­ti­ca a quel­la di un motore asin­crono. Il rotore è cos­ti­tu­ito da un nucleo lam­i­na­to roton­do da cui ven­gono rica­vate bar­riere di flus­so mag­neti­co. Il rotore non è adat­to alle alte veloc­ità, poiché per le alte veloc­ità è nec­es­sario inserire barre aggiun­tive nelle bar­riere di flus­so per garan­tire la sta­bil­ità del­la veloc­ità. Tut­tavia, questi nas­tri han­no un effet­to neg­a­ti­vo sul­l’­ef­fi­cien­za del­la macchi­na. Il motore a rilut­tan­za sin­crono ha un’on­du­lazione di cop­pia molto più ridot­ta rispet­to a un motore a rilut­tan­za com­mu­ta­to. Anche l’ef­fi­cien­za è molto più ele­va­ta rispet­to ai motori SR. Poiché il motore a rilut­tan­za sin­crona ha una cor­rente di fase infe­ri­ore, l’in­vert­er o l’elet­tron­i­ca di poten­za sono meno cos­tosi. Tut­tavia, per real­iz­zare un buon con­trol­lo e una buona rego­lazione è nec­es­sario uti­liz­zare un sen­sore di posizione con una risoluzione sufficiente.

Motore a Riluttanza Commutata

Il motore a rilut­tan­za com­mu­ta­ta (SRM) è chiam­a­to anche motore SR. Lo sta­tore e il rotore del motore a rilut­tan­za com­mu­ta­ta sono cos­ti­tu­iti da poli dis­tin­ti. Lo sta­tore ha un avvol­gi­men­to con­cen­tra­to, il che sig­nifi­ca che ogni dente por­ta un avvol­gi­men­to. Il numero di poli del­lo sta­tore e del rotore deve essere diver­so. Di nor­ma, il numero di poli del­lo sta­tore è mag­giore di quel­lo del rotore. Una com­bi­nazione tipi­ca è 6/4, cioè 6 poli del­lo sta­tore e 4 del rotore. Poiché il rotore è cos­ti­tu­ito da un solo nucleo lam­i­na­to, il motore SR è par­ti­co­lar­mente adat­to a veloc­ità molto ele­vate. La pro­duzione del motore a rilut­tan­za com­mu­ta­ta è rel­a­ti­va­mente sem­plice, poiché gli avvol­gi­men­ti pos­sono essere pre-avvolti e devono solo essere spin­ti sui den­ti del­lo sta­tore. Il motore SR ha un’on­du­lazione di cop­pia più ele­va­ta, che lo rende più rumor­oso rispet­to, ad esem­pio, a un motore sin­crono a rilut­tan­za. L’on­du­lazione del­la cop­pia deri­va dalle cor­ren­ti di fase più ele­vate che il motore richiede. L’in­vert­er o l’elet­tron­i­ca di poten­za per i motori a rilut­tan­za com­mu­ta­ta è più cos­tosa rispet­to a quel­la di un motore a rilut­tan­za sin­crono, ad esem­pio, a causa delle ele­vate cor­ren­ti di fase. La risoluzione del sen­sore di posizione, d’al­tra parte, può essere bas­sa, il che sig­nifi­ca che è pos­si­bile uti­liz­zare un sen­sore più economico.

motore a riluttanza commutata

Motore a Riluttanza Funzione

Il fun­zion­a­men­to dei motori a rilut­tan­za è rel­a­ti­va­mente sem­plice. Affinché il rotore pos­sa ruotare, la resisten­za mag­net­i­ca deve vari­are in fun­zione del­la posizione. La resisten­za mag­net­i­ca è chia­ma­ta anche rilut­tan­za, da cui deri­va il nome di motore a rilut­tan­za. Quan­do viene appli­ca­ta una ten­sione a un avvol­gi­men­to del­lo sta­tore, scorre una cor­rente. La cor­rente gen­era un flus­so mag­neti­co che attra­ver­sa lo sta­tore e il rotore. Il rotore gira nel­la direzione in cui la resisten­za mag­net­i­ca per il flus­so mag­neti­co diven­ta minore. Si crea così una cop­pia, che tor­na a zero non appe­na il rotore rag­giunge la posizione di minor resisten­za mag­net­i­ca. Per ottenere una rotazione con­tin­ua, è nec­es­sario appli­care una ten­sione all’avvol­gi­men­to successivo.